Cornelio Nepote (Hostilia, 100 a.C. circa – Roma, 27 a.C. circa) fu uno storico e biografo latino. Amico di Cicerone e di Catullo (che gli dedicò un suo libro di poesie) e di Pomponio Attico. È autore della più antica raccolta di biografie latine giunte fino a noi. Il De viris illustribus, pubblicato in prima edizione intorno al 34 a.C. e in edizione successiva verso il 27, comprendeva almeno 16 libri di vite di generali, storici, poeti e oratori latini e stranieri, con una trattazione parallela derivata forse dalle Imagines di Varrone e ripresa, in seguito, nelle Vite di Plutarco. Ce ne rimangono numerosi frammenti: due vite (Catone il Vecchio e Attico) del De historicis latinis e la intera sezione De excellentibus ducibus exterarum gentium (22 biografie). Nepote fu autore anche di altre opere andate perdute: Chronica, storia universale in 3 libri, forse in prosa; Exempla, aneddoti e curiosità storiche e geografiche in 5 libri; un libro di geografia, citato da Pomponio Mela e da Plinio; vite più ampie di Catone e di Cicerone. La sua prosa, semplice e lineare ma ricca di arcaismi, ha avuto nella tradizione scolastica una fortuna assai superiore al suo reale valore storico. Nepote è un improvvisatore, e cita le sue fonti spesso senza averne conoscenza diretta e senza controllarne il valore: le sue biografie appaiono piuttosto panegirici moraleggianti che ricerche critiche, e ci danno informazioni preziose solo nelle descrizioni d’ambiente.