Massimo Jevolella è giornalista e islamologo, già inviato culturale del “Giornale” diretto da Indro Montanelli (1978-1993) e direttore del mensile “Meridiani”. Ha collaborato con l’Istituto di Storia della Filosofia dell’Università Statale di Milano pubblicando diversi studi sul pensiero mistico dell’islàm e dell’ebraismo medievali. Il tema dell’utopia è sempre stato al centro dei suoi interessi, dalla tesi di dottorato in Filosofia (Surrealismo e utopia, 1974), fino al recente saggio Nawa¯bit: i “germogli” della Città Eccellente in Al-Fa¯ra¯bi¯, Ibn Bagga, e nella tradizione platonica che li ispirò (2013). Ha tradotto dall’arabo e curato per Urra Il collare della colomba di Ibn H?azm (2010), e l’ampia antologia coranica Corano, libro di pace (2013). Tra i suoi libri di narrativa e di saggistica ricordiamo I sogni della storia (1991), Non nominare il nome di Allah invano (2004, con postfazione di Franco Cardini), Le radici islamiche dell’Europa (2005), Saladino, eroe dell’Islàm (2006), Rawà, il racconto che disseta l’anima (2008), Ma liberaci dal mal di denti (2010), Il segreto della vera ricchezza. Dialogo tra un economista e un povero (Urra, 2014). Sua è anche la prima traduzione del Romanzo della Rosa di Guillaume de Lorris e Jean de Meun (1983; Feltrinelli, 2016).