Dante Isella (Varese 1922-2007) è stato un filologo e critico italiano. Condirettore della rivista «Strumenti critici» e della «Biblioteca di Scrittori Italiani» della Fondazione Bembo, fondatore e direttore della rivista di testi e studi gaddiani «I quaderni dell’ingegnere», ha insegnato all’Università di Pavia e al Politecnico di Zurigo. Dal 1988 ha fatto parte dell’Accademia della Crusca e dal 1997 dell’Accademia dei Lincei. È autore di importanti edizioni (di Porta, Dossi, Lomazzo, Maggi, Parini, Manzoni, Vittorini, Tessa, Gadda, Fenoglio, Sereni) e di indagini storico-linguistiche volte a valorizzare, da Parini alla scapigliatura e a Gadda, l’espressività di una «linea lombarda» (La lingua e lo stile di Carlo Dossi, 1958; L’officina della «Notte» e altri studi pariniani, 1968; Ritratto dal vero di Carlo Porta, 1973; I lombardi in rivolta, 1984; Le carte mescolate, 1987; Giornale di Frontiera, 1991; L’idillio di Meulan. Da Manzoni a Sereni, 1994; Carlo Porta. Cinquant’anni di lavori in corso, 2003). Ha pubblicato inoltre notevoli studi montaliani (Ancora sulla struttura di «Satura», 1987) e l’edizione commentata dei Mottetti (1988) e delle Occasioni (1996) di Montale, oltre al carteggio Montale-Contini (1997).