Cime tempestose
di Emily Brontë
Quando il signor Earnshaw, di ritorno da un viaggio, porta a Wuthering Heights un trovatello, lo zingaro Heathcliff, la discordia si abbatte sulla sua casa. Il figlio maggiore, Hindley, si rifiuta di accettare come fratello adottivo il bimbo delle origini misteriose ed evocatore di sfortuna, costringendo Heathcliff a vivere in un inferno. La figlia femmina, Catherine, si affeziona però rapidamente a lui, e tra i due nasce un amore travolgente ed esclusivo. Tuttavia, disprezzando Heathcliff, Cathy sceglierà in seguito di sposare un giovane appartenente al proprio ceto sociale. Ossessionato da una profonda sensazione di ingiustizia e dal bisogno di rivalsa, Heathcliff diventerà un uomo senza scrupoli. Egli giura vendetta contro coloro che hanno ostacolato il suo amore: Hindley, il fratello nemico, e Edgar, il marito di Catherine, riuscendo ad appropriarsi della fortuna di famiglia e a ridurne gli eredi in schiavitù. IL GOTICO IN "CIME TEMPESTOSE" Diversi elementi ci autorizzano a considerare Cime tempestose romanzo gotico per eccellenza pur nell'aspro realismo dei suoi tratti essenziali: in primis, la presenza del fantasma di Catherine bambina, che ritorna a Wuthering Heights, ossessionando il suo uomo fino a trascinarlo sull'orlo della follia; poi l'arrivo del misterioso trovatello Heathcliff, con la sua presenza foriera di sventure; gotica è la stessa Wuthering Heights, con la sua natura selvaggia e stregata e le sue mura violentemente sferzate dal vento, che evocano i castelli in rovina dei romanzi gotici; e ancora, la perversione necrofila di Heathcliff nel voler vedere il cadavere della sua Cathy e nel condividere con lei la sepoltura; e non da ultima, l'ombra dell'incesto che incombe sui due protagonisti, fino a far nascere nei critici e nei lettori più smaliziati il sospetto che Heathcliff possa essere figlio naturale dello stesso Earnshow padre. Perverso, brutale, cupo e immorale: così Cime Tempestose fu definito alla sua prima pubblicazione nel 1847. Considerato ancora oggi il più famoso romanzo inglese del XIX secolo, capolavoro assoluto della letteratura di tutti i tempi, fu scritto da una giovane donna che trascorse con le sorelle la sua breve vita (morirà a 29 anni) nella solitudine delle brughiere dello Yorkshire, e che non conobbe mai nella realtà quelle passioni violente e quell'odio distruttivo così magistralmente descritti nelle sue pagine e in grado di incidere un segno indelebile nell'animo del lettore. )
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