Cresciuto a Tallinn, dal 1958 al 1967 svolse l'attività di direttore e compositore per film e programmi televisivi per la divisione musicale della Estonian Radio. In questo periodo studiò composizione con Heino Eller al Conservatorio di Tallinn, diplomandosi nel 1963. I suoi primi lavori, scritti mentre era studente dimostravano l'influenza del neoclassicismo russo e di compositori come Shostakovich e Prokofiev.
Dopo un periodo legato alla dodecafonia e alla serialità postweberniana in cui sperimentò i sistemi compositivi delle avanguardie, si dedicò allo studio del canto gregoriano, dell'organum medievale della Scuola di Nôtre-Dame e del contrappunto fiammingo del Quattrocento, con una sempre più approfondita ricerca di semplificazione progressiva nella sua musica, allo scopo di eliminare il "superfluo" dalle sue composizioni.
Il risultato fu la creazione di un nuovo stile molto rigoroso ed originale: il tintinnabuli, costruito interamente su triadi e scale tonali, dove l'impiego della voce umana è centrale.
Dopo un silenzio durato anni esce nel 1977 Tabula rasa, titolo che va inteso nell'accezione del filosofo inglese John Locke, come "foglio bianco", condizione dell'intelletto umano prima che inizi il processo della conoscenza, azzeramento totale della tecnica compositiva. Quindi vicinanza con l'assoluto, con la natura, con il silenzio. Lungo questa strada continua il suo percorso di ricerca.