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1991 - Festival di Berlino - Orso d'oro per il miglior film
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Vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino nel 1991, il film rappresenta il punto massimo del riconoscimento di critica che Marco Ferreri ha ottenuto nella sua carriera. Nonostante sia diverso da tutto il cinema di Ferreri e dall'umorismo amaro al quale il regista meneghino ci aveva abituato fino ad allora è una testimonianza della modernità e del continuo rinnovamento della sua opera. La Casa del sorriso è la casa di riposo dove Ingrid Thulin e Dado Ruspoli, non si arrendono alla monotonia della vecchiaia. Ferreri nel 1991 aveva superato i sessant'anni e indubbiamente non si può considerare questo film se non come una riflessione autobiografica sul sopraggiungere dell'età. La tematica però si intreccia anche al tema dell'accoglienza e della convivenza nel vecchio continente con altre popolazioni venute da lontano (ad es. dall'Africa al quale Ferreri dedicherà Come sono buoni i bianchi...). Questa preveggenza ci dice che, ancora una volta, Ferreri ci aveva visto giusto.
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