Prima persona singolare

I romanzi di Murakami mi piacciono molto, ma non mi avvicino mai alle raccolte di racconti perché, sinceramente, le trovo abbastanza inconcludenti. Ho iniziato Prima persona singolare solo per un motivo: era breve; 120 pagine che mi permettevano di portare a buon fine una mia fissa, e cioè concludere un libro prima dell'inizio del nuovo anno (parlo del 2022). La raccolra è eterogenea: alcuni racconti di fantasia (bello quello della scimmia) e alcuni biografici (quello sul baseball dove si cita personalmente e parla del rapporto col padre). Il racconto che da titolo alla raccolta invece ha un finale che non lo è: inconcludente e senza senso. Gli ho dato una seconda possibilità con i racconti ma non mi ha fatto ricredere.

Lo confesso, per partito preso probabilmente attribuirò sempre 5 stelle all'autore in questione. Lo so, non rendo un buon servizio hai lettori interessati, ma sono arrivato alla conclusione che Murakami rientra nella mia rosa di scrittori preferiti e anche i lavori meno convincenti mi lasciano sempre una buona sensazione a lettura terminata. Tolto questo peso dalla coscienza posso dire che come tutte le raccolte di racconti, a mio parere, non raggiungeranno mai la potenza dei romanzi più corposi e complessi dell'autore, sulla lunga distanza lo scrittore riesce a costruire un'impalcatura di suggestioni che comparata a scritti brevi non regge il confronto. Ad ogni modo "Prima persona singolare" è una buona raccolta di racconti. La caratteristica principale che accomuna i racconti è quella di usare per l'appunto la suddetta coniugazione verbale, solitamente non usata dall'autore. I temi trattati spaziano dalla diversità sociale e fisica, ad argomenti più complessi come il cambiamento e la riflessione su se stessi. Lo stile è quello di sempre, onirico, lento, schietto e originale. Le trame sono sempre arricchite da riferimenti alla musica (jazz soprattutto) e dalle marche di accessori e abbigliamento, dettagli che contribuiscono ad arricchire il fantastico mondo della scrittura di Murakami. Ancora una volta, consigliato!

Libro nel complesso leggibile, ma di gran lunga non all'altezza degli altri titoli dell'autore. Alcuni racconti lasciano con un senso di incompletezza.