Babel. Una storia arcana

Un libro veramente spettacolare che unisce fantasy, dark accademia, romanzo storico con una profonda satira contro colonialismo e razzismo

Fantasy del filone Dark Academia. Il libro ci introduce con un ritmo lento e immersivo le vicende storiche che fanno da sfondo alla vita di giovani accademici di una Oxford del 1800, in un mondo in cui il potere coloniale è rafforzato dalla magia che Babel custodisce e studia. La prima parte del romanzo è stata per me la più piacevole perchè presenta un worldbuilding convincente, interessanti contrasti interiori e caratterizzazioni dei protagonisti delle vicende e bellissime riflessioni etimologiche. La storia purtroppo si perde un po' quando si entra nel vivo dell'azione e il messaggio politico e sociale (sacrosanto) che l'autrice vuole trasmettere va a "divorare" caratterizzazione dei personaggi ed eventi, erodendo la forza narrativa iniziale. Rimane comunque un romanzo molto godibile, soprattutto per un pubblico più giovane, portatore di messaggi importanti e che sarà particolarmente apprezzato da tutti coloro che amano lo studio delle lingue.

Potremmo definirlo un libro accademico, sopratutto nella prima parte. Questo potrebbe portare ad una lettura più lenta, quasi di apprendimento ma una volta preso dimestichezza diventa molto più veloce. Ho adorato lo studio etimologico delle parole. 📚 🔴Verranno trattate tematiche importanti: Sessismo, razzismo, colonialismo, appropriazione culturale e guerra. ✒La penna Di Kuang è schietta, senza filtri, dura, proprio come lo è la realtà. La crudezza delle sue descrizioni fa stringere il cuore, mi sono sentita a disagio e triste per quello che stavo leggendo. Rende impossibile rimanere indifferenti. 💡Considerazioni: Sicuramente non una lettura facile, quando l'ho iniziato non sapevo cosa aspettarmi. Un libro che fa riflettere su tematiche che fanno parte della nostra vita ma che lasciamo a malapena che sfiorano la superficie. Tematiche difficili da digerire che preferiremmo non portare a galla perché fanno male. Ma rimanendo fermi ad aspettare non cambierà mai nulla.