Sogno cose che non sono state mai

Una raccolta di discorsi politici. L'ho letta piano piano. Un discorso alla volta, come si farebbe con una pillola, presa sempre prima di andare a dormire. Ogni pillola, un singhiozzo. Il risveglio, il giorno dopo, sempre amaro. La lettura è finita con una sensazione di dispiacere incolmabile. Come se RFK fosse finito per essere un amico carissimo e come se avessi la certezza che della sua scomparsa l'occidente ancora ne pianga il giorno. Siamo nel 2023 eppure quegli ostacoli da superare sono sempre gli stessi. Il sogno spento nel 1968, nel sangue di un brillante candidato democratico alle primarie come Robert Fitzgerald Kennedy, vive in queste pagine di pura bellezza e speranza. Chi ha una benché minima passione per la politica non può non trovare perle in ogni suo discorso. Inanellate da un doppio filo intrecciato di sogni e coraggio. Gemme rare in un mondo contemporaneo che sprofonda nel nulla. Leggere quell'ultimo discorso, così teneramente proiettato verso il futuro e sapere che di lì a poco Robert sarebbe stato ucciso, riporta sulla terra pensieri che hanno volato alto. Apre il libro una prefazione di Kerry Kennedy, segue un pensiero di Ethel Kennedy e un racconto di Giovanni Borgognone. Necessario quanto serio, per inquadrare l'estro di Robert Fitzgerald Kennedy. Il resto è un'ode alla vita, ai diritti e alla goustizia. Emozionante.

Da leggere sicuramente come sintesi del suo pensiero...da completare la sua conoscenza soprattutto con questo libro che racconta la sua unica campagna elettorale prima di essere assassinato: https://www.lafeltrinelli.it/ultima-campagna-robert-f-kennedy-libro-thurston-clarke/e/9788842815488?int_source=fuori-di-libri&int_medium=discussion Molto bello e scorrevole!

'Sogno cose che non sono state mai' raccoglie i principali discorsi di Robert Kennedy dal '64 al '68 quando venne assassinato mentre si avviava a conquistare la nomination democratica per le presidenziali USA. Un libro che fa conoscere Bob Kennedy non solo attraverso il suo impegno politico ma anche dal lato umano e familiare. Discorsi come quello sul PIL, quello in cui annunciò l'assassinio di Martin Luther King, quello contro la violenza o la sua posizione sulle politiche sociali mostrano quanto Kennedy fosse vicino al sentire comune e percepisse forte l'inderogabile necessità di politiche che andassero oltre schemi precostituiti, capaci di valorizzare le qualità umane delle persone, che parlassero non solo di denaro ma anche di immaginazione, non solo di città ma anche di comunità. Un libro che parla della politica come servizio e della speranza come condizione necessaria per guardare avanti.