Attraverso l'avvincente, rocambolesca e drammatica vicenda personale di Ai Ding, novello Odisseo, Il virus di Wuhan svela informazioni e documenti fino ad ora inaccessibili al grande pubblico. Ai Ding, dopo essere passato da interminabili quarantene e tentativi di fuga, riuscirà con l'astuzia a raggiugere Wuhan, la sua Itaca, solo per ricongiungersi alla figlia e vedere la moglie morire di Covid-19, ed essere poi arrestato dalla polizia per i messaggi poco ortodossi diffusi online. L'autore, attraverso la voce del protagonista, descrive la violenza con cui il governo cinese ha imposto il lockdown, trasformando tutto il paese «in una enorme prigione». Riunisce, integrandole nella storia del personaggio principale, tutte le impensabili vicende di dolore, sofferenza e soprusi avvenute in Cina, che in qualche modo hanno superato la grande censura. Indaga, senza complottismi e ingenuità, l'origine del "virus di Wuhan", sottolineando tutti gli elementi ambigui che riguardano il laboratorio P4, elencando le diverse teorie scientifiche sul virus e non facendo sconti alle menzogne diffuse dal regime comunista sulla repressione delle poche voci libere che hanno cercato invano di informare il Paese.