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Ho adorato leggere ogni singola pagina di questo libro. Consigliato soprattutto per tutte quelle persone che hanno passato o stanno passando un periodo buio.
Non starò qui a tormentarvi come la maggior parte delle persone che hanno letto questo libro. Questo libro è una tragedia, è inusuale, è anticonformista, per certi versi è scritto di merda, delle volte non ha un senso: per questo è affascinante. Il rimando continuo con l’acqua è fondamentale, la fluidità con cui le pagine scorrono, la fluidità con cui una vita si spegne e la fluidità con cui sputtaniamo le relazioni e le nostre storie. Ho rivisto il mio obiettivo: quello di non dipendere da nessuno, come Lidia, la protagonista. Di sbattermene il cazzo del giudizio altrui, anche di quelli che credi essere dei grandi amici. Non lo sono. Ci sei tu e solo tu. E sarà sempre così. Dovremmo tatuarci sul corpo, su ogni millimetro della nostra pelle, che non siamo i nostri fallimenti, che non siamo le storie e i copioni che ci vengono impartiti. Se siamo tossici, se siamo alcolizzati, se abortiamo, se siamo gay, se lasciamo il lavoro, se passiamo un anno in depressione, se stiamo male, se veniamo violentati. Tutto questo non fa di noi delle persone meno importanti di altre, meno degne di vivere. Perché, morale della favola, tutti sono importanti, ma nessuno è essenziale. Consiglio a tutti di leggere queste circa 300 pagine, non ve pentirete.
Un libro crudo ma anche pieno di speranza. Una storia di abuso e dolore, di autodistruzione e rivalsa in cui e' l'acqua che permea tutto, fa da rifugio e purifica.
Una storia dura, crudissima, Lidia si spoglia, si mette a nudo, racconta, commenta, si rivolge direttamente a chi legge le sue parole, non si vergogna di nulla, non rinnega, si espone. Una storia autobiografica non facile da leggere per la sua schiettezza e durezza, ma io l’ho amata, tantissimo, dalla prima all’ultima parola, per lo stile originale, non ridondante, tantomeno pietoso. Lidia non chiede scusa, parla, spiega, ci porta con lei negli abissi profondi, ci fa riemergere e scorgere una scialuppa di salvataggio. Una donna che per quanto folle ho amato, dapprima pazza irrecuperabile, poi mamma meravigliosa dalla mirabile penna.