Propr. John Christopher D. II, attore e regista statunitense. Uno dei volti più celebri e interessanti del cinema hollywoodiano degli anni '90. Esordisce in Nightmare - Dal profondo della notte (1984) di W. Craven ed è quindi protagonista della struggente fiaba horror Edward mani di forbice (1990) di T. Burton, che gli regala alcuni dei suoi migliori ruoli: il regista Ed Wood nell'omonimo film (1994) e l'investigatore Crane in Il mistero di Sleepy Hollow (1999). Volto sempre sospeso in una sorta d'incredulità e di sbalordimento esistenziale, offre memorabili e multiformi interpretazioni in Arizona Dream (1993) di E. Kusturica, Dead Man (1995) di J. Jarmusch, Donnie Brasco (1997) di M. Newell, Paura e delirio a Las Vegas (1998) di T. Gilliam e Chocolat (2001) di L. Hallström. Benché incline a un certo manierismo recitativo e, forse, a un eccesso di indulgenza nei confronti dello stereotipo da «bello e dannato», è interprete colto e consapevole, come dimostra anche in Il coraggioso (1997), amara parabola sull'autodistruzione, di cui firma anche la regia. Con il nuovo secolo, il suo carisma diventa sempre più forte: dopo aver partecipato con generosità alla sfortunata avventura del Don Chisciotte di T. Gilliam (di cui resta testimonianza nel documentario Lost in La Mancha, 2001), ottiene una prima nomination all'Oscar per il film di G. Verbinski La maledizione della prima luna (2003), dove appare travestito da pirata, con un look fra il rasta e il gitano, diversi piercing di metallo incassati tra i denti e amuleti di varia natura appesi alla barba e ai capelli. D. porta avanti il personaggio del pirata Jack Sparrow anche nei due seguiti: Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma (2006) e Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo (2007), entrambi diretti sempre da G. Verbinski. Nel 2004 è di nuovo candidato all'Oscar per il ruolo dello scrittore inglese J.M. Barrie, inventore di Peter Pan, in Neverland di M. Forster, mentre torna a lavorare con il visionario T. Burton in La fabbrica del cioccolato (2005), tratto da una favola di R. Dahl, oltre che nel film di animazione La sposa cadavere (2005), nel quale è la voce originale del protagonista, e in Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), nel ruolo dell'efferato vendicatore, che gli vale un'altra nomination all'Oscar. Nel 2004 è il vizioso conte di Rochester in The Libertine di L. Dunmore.