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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2024
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In stato di grazia, come la grande narratrice di Accabadora, Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l'arco di Herrigel e L'anno del pensiero magico di Didion.
«Michela Murgia, raccontando i diversi punti di vista dei suoi personaggi, le loro solitudini e singolarità, ci spinge a riflettere sulla complessità delle relazioni, a sforzarsi di comprendere le sfide e le lotte del prossimo senza giudicare. In un certo senso, credo, ci dà modo di considerare motivazioni e risorse emotive degli altri come a una possibilità per uscire dai nostri schemi e preconcetti.» - Beniamino Cavalli
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12 racconti di situazioni di vita che comportano la necessità di dover essere affrontate in modi a volte inusuali e che presuppongono una ritualità, l’attuazione di una serie di azioni o comportamenti tipo, per periodi più o meno estesi. Non banale, anche se di facile lettura. Offre spunti per brevi riflessioni, con una buona dialettica anche se commisurata al format dei racconti e con frasi ad effetto. Mi sembra di intuire che i racconti siano in qualche modo legati ad episodi della vita della scrittrice, per cui probabilmente una comprensione a tutto tondo è riservata a chi la seguiva e conosceva per bene. Speravo in una loro interconnessione più profonda, che magari fosse svelata ad un certo punto del libro (frutto di una soggettiva interpretazione della lettura della trama, ma senza basi fondate). Mancando un’organicità non credo resterà nella mia memoria. Consigliata come lettura scorrevole (magari estiva).
C’è arte nel libro e là si può vedere nello stesso modo in cui l’autrice racconta le diverse anime che compongono il libro e i vari racconti, tutte legate da un filo. Il libro è sicuramente scorrevole, ti rimane dentro per un bel po’ dopo la lettura. Consigliato.
Acuto, profondo, umano. Una scrittura ricercata, che descrive bene l'animo dei protagonisti delle varie storie. Filo conduttore tra i racconti il dolore che si accetta come elemento della vita, almeno questo ho provato nel leggerlo. Lo stile dell'autrice mi piace .
Recensioni
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