La portalettere

Per quindici giorni prima di addormentarmi mi sono teletrasportato in Salento immergendomi nelle pagine de "La portalettere" e la notte è sempre trascorsa serena in compagnia di Anna Allavena e delle forti e belle figure delle splendide donne salentine (Anna è di Pigna/Bordighera, ma non importa ... quale accoppiata migliore!!! 😊) Il romanzo è infatti il racconto della vita di Anna, della sua famiglia e degli abitanti di questo piccolo borgo salentino alle porte di Lecce. Ben scritto, scorre velocemente e ha la forza di trascinarti tra le calde vie di Lizzanello (ma come spiega nelle note finali l'autrice, potrebbe essere qualsiasi altro paese nei dintorni di Lecce), di farti conoscere gli abitanti e partecipare alla loro vita. Un romanzo dove l'amore in tante sue sfaccettature fa da sfondo alla tenacia e caparbietà della protagonista che passa da essere "la forestiera" con idee "matte" e controcorrente a essere persona di riferimento nella sua famiglia e nell'intero paese. Cantava Pierangelo Bertoli: "E lo so sarà bellissima Come son le nostre donne Sanno vivere con forza che trascina Ma le hai mai guardate bene? Ti sorridono col cuore Negli sguardi non nascondono timore" ... e non c'è descrizione migliore per la protagonista. Emozionante, toccante, ma tanto reale e concreto, con tante storie di riscatto e tante fatiche. Un grazie di cuore a chi me l'ha suggerito e consigliato! ❤️

Avevo grandi aspettative ma l'ho trovato un po' banale, esageratamente sovrastimato dato che gli è stato attribuito un valore eccessivo rispetto a quello reale. La lettura è anche scorrevola ma tratta argomenti, per l'epoca in cui si svolge la storia, che non rispecchiano per niente la realtà di quegli anni.

Libro secondo me sopravvalutato, Ho iniziato a leggerlo ma non mi ha proprio preso nulla di che. Ho finito di leggerlo perchè quando inizio un libro non lo lascio mai a metà ma lo finisco sempre sperando che anche se inizia lento possa migliorare. Questo libro è partito lento ed è continuato lento fino alla fine devo dire che in alcuni punti è stata dura continuare la lettura.