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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2018
È normale avere paura. Serve solo un unico, magnifico istante senza di essa.
«Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire "no", a fare quello che davvero vuoi.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto questo libro (dal quale è stato tratto di recente anche un film Netflix), attirata dalla trama e dalle numerose recensioni positive. Devo dire che le mie aspettative non sono state deluse: la storia è scritta molto bene (sebbene il finale si intuisca man mano che la lettura procede) e ha un messaggio molto forte. Tuttavia, vi sono dei motivi per cui non assegno il punteggio pieno e quello principale è senza dubbio la protagonista, Sole, una ragazza che, alla morte della sua migliore amica Stella, accetta l’invito di quest’ultima a lasciarsi andare e affrontare le sue paure. Per quanto io mi sia riconosciuta in Sole sotto certi aspetti, spesso dà l’impressione di non sapere cosa voglia veramente dalla vita e ha degli atteggiamenti molto incostanti, a tratti adolescenziali (e infatti lei, venticinquenne, diventa amica di una sedicenne...): a volte mi sembrava addirittura di leggere uno young adult (un romanzo per teenager, per chi non conoscesse il genere)! Per tutti questi motivi, le sue vicende amorose non mi hanno mai emozionata più di tanto e in più alcune delle sue paure onestamente fanno ridere da quanto sono bizzarre (per non dire assurde). Vi sono poi due dettagli che, fossi stata l’autrice, avrei curato un po’ di più. Il primo è la rappresentazione della città di Parigi, dove Stella viveva, a mio avviso un po’ troppo stereotipata, tra Tour Eiffel, “La Vie en Rose” e baguette. Il secondo riguarda l’uso dei social media da parte degli adolescenti, aspetto su cui forse la Parenti avrebbe dovuto documentarsi maggiormente: Samanta, l’amica sedicenne di Sole, per aiutarla a raccontare le sue “imprese” si serve di un blog e di Facebook, strumenti che però gli adolescenti di oggi usano di rado. Secondo me, se Samanta avesse aperto un account Instagram o un canale su YouTube sarebbe stata decisamente più credibile. Si tratta comunque di inezie che non pregiudicano più di tanto il mio giudizio finale. Per farla breve: un bel libro, ma non da 5 stelle.
Ho letto questo romanzo spinta dai tanti pareri positivi che trovavo tra i vari social e recensioni, così quando è arrivato nella biblioteca dove lavoro non me lo sono lasciata sfuggire. Ora, dopo averlo letto e aver riflettuto sulle sue parole, sono pronta a definirlo il più bel libro letto dall'inizio dell'anno ad oggi. Lasciare andare Sole dopo l'ultima pagina, è stato un po' come dire addio a un'amica che sappiamo che non rivedremo più, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che lei sarà per sempre dentro di noi. E' proprio così, ho trovato un'amica tra le pagine di un libro, le stesse in cui lei tuffa il naso nella sua copia ormai sgualcita, ventisei riletture, di "Orgoglio e pregiudizio". Quella storia che ha portato la nostra Sole a credere nel vero amore, il primo e unico e che, un po', le ha impedito di vivere a pieno i suoi venticinque anni. Sole vive in un piccolo paese del Molise, già quella regione poco conosciuta e considerata, ma ricca di tradizioni e valori. Ha sempre passato le sue giornate in compagnia della sua migliore amica, Stella, un carattere completamente opposto al suo, un uragano di vita, pronta a sfidare tutte le regole convenzionali per viversela a pieno e non avere rimpianti. Stella è quella ragazza che si innamora di un trapezista francese e lo segue a Parigi, perché sa che lui è il suo vero amore. E' quella ragazza che ti contagia con il suo sorriso, ma è anche quell'amica che se deve rimproverarti lo fa, senza preoccuparsi di dire le cose come stanno e farti soffrire. Ma lo fa perché è solo così che puoi uscire dal tuo guscio, quella piccola campana di vetro nella quale ti sei chiusa, lasciando i piaceri della vita al di fuori. Così nel momento peggiore della vita di Sole, quando la sua Stella raggiunge le sue sorelle, decide che è arrivato il momento di alzarsi e smetterla di piangersi addosso, poiché il passato non torna, il futuro è sì un'incognita, ma il presente va vissuto a pieno. Allora Sole decide di affrontare le sue paure, una al giorno per cento giorni. In questo viaggio non sarà sola: avrà al suo fianco Massimo, il fratello di Stella e il suo amore segreto fin da ragazzina e Samanta, figlia della sua collega di lavoro, Serena. Saranno cento giorni ricchi di paure, tra le peggiori quella di non farcela e deludere tutti, ma saranno anche i cento giorni più belli della vita di Sole che l'aiuteranno a uscire da questa campana; riprenderà in mano i rapporti con la sua famiglia, la madre in particolare, si innamorerà, sbaglierà e riassaporerà quella felicità che, forse, non aveva ancora conosciuto veramente. Cosa altro dirvi...questo romanzo può davvero cambiare la nostra vita con le sue semplici parole; una narrazione estremamente fluida, ricca di dialoghi e riflessioni che non annoia, ma al contrario fa compagnia durante le sue ore di lettura. Ho amato follemente il personaggio di Sole, forse perché un po' mi ci rivedo in lei, condivido molte delle sue cento paure.
“Per lanciarsi dalle stelle”, un romanzo sulla morte e la rinascita interiori, un urlo per liberarsi dalla paura e vivere a pieno ogni esperienza e attimo di questa vita. Cosa c’è al di là della paura, del terrore e dell’angoscia? Il coraggio, la passione, la vita. Ma non è semplice divincolarsi da quella stretta alla gola, allo stomaco, alle gambe, che impedisce di vivere a pieni polmoni. Ci vuole forza, determinazione, un solo piccolo istante privo di timore. Lo sa bene Sole, la protagonista di "Per lanciarsi dalle stelle", il nuovo romanzo di Chiara Parenti. Dallo sguardo timido e insicuro, la giovane molisana ha consacrato la propria vita ad un’esistenza nell’ombra. Come una lumachina indifesa, non è mai uscita dal suo guscio protettivo e – paralizzata da innumerevoli fobie – preferisce consumare ogni giorno in un’apparentemente felice comfort zone. Inconsapevole delle proprie potenzialità, tanto quanto la sua regione d’origine – l’unica mai vista – Sole sopravvive, incurante di ciò che potrebbe provare, sperimentare, trovare oltre la paura. Ma le cose non sempre vanno per il verso sperato. Un evento drammatico e inaspettato, violento come uno tsunami, sconvolgerà la vita della protagonista. E la cambierà per sempre. Il cerbiatto indifeso e allergico al rischio, per abbattere un senso di colpa che la divora, chiedere un perdono e onorare una persona speciale, deve cambiare. Angoscia, paura, adrenalina… E dalla prima decisione presa di petto ne seguiranno altre, una più rivoluzionaria, una più liberatoria dell’altra. E così inizia l’avventura. Con un carico di repulsione e un pizzico di follia, si vedrà pian piano crescere una nuova Sole. Come un germoglio che cerca la luce, la protagonista si libra tra le proprie paure, fino a raggiungere le stelle, la sua Stella. Perchè per vivere a pieno bisogna buttarsi a capofitto, avere un piccolo istante di coraggio, trattenere il fiato e superare con costanza i propri limiti. Un esempio per tutti… La storia di Sole non è certo unica al mondo. Ci sono persone, migliaia di persone che, pressate dalle proprie fobie, rinunciano ad una vita di passione e divertimenti. La protagonista di Per lanciarsi dalle stelle rappresenta una realtà esistente, una ragazza come tante. Ma Sole si può anche definire un idolo – come si direbbe oggi – una influencer, un esempio per tutti coloro che si sentono soli e diversi, un monito per raggiungere la consapevolezza del potere della propria forza di volontà. In tutto questo gioca un ruolo fondamentale Samanta, la giovane in lotta con la propria adolescenza, che trova in Sole una confidente e un’amica. Ella, da nativa digitale, si occuperà di rendere Sole una star, una moderna eroina che, sui social, condivide il proprio progetto di coraggio e attira a sè grande seguito. Ma la community che si viene a creare va oltre la narrazione. Ciò che sicuramente possiamo intuire è la volontà di Chiara Parenti – l’autrice – di varcare i confini della finzione, per giungere nelle case, nei cuori della gente che troppo spesso vive a metà, in lotta con le proprie paure. Interessante e curioso è il blog dell’autrice, all’interno del quale vengono pubblicati, oltre i suoi lavori, alcuni aneddoti tra reale e finzione, in un rapporto diretto tra Chiara e Sole. Narrativa, avventura o romance? "Per lanciarsi dalle stelle", però, non è consigliato solo ai paurosi. Le tante sfumature percepibili all’interno del romanzo lo rendono adatto a chiunque. Grazie a un equilibrato mix di generi – tra risvolti avventurosi, romantici, formativi – la narrazione abbraccia una grande cernita di lettori. E il risultato è notevole. Una piacevole lettura ottimista e riflessiva, in grado di appagare anche i più esigenti! Il blog dell'editore
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