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Anno edizione: 2023
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Una rivisitazione queer della favola di Pinocchio, nel cuore di una foresta particolare e nello straordinario viaggio di una famiglia "assemblata" da pezzi di ricambio.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nella vita dei burattini é un inno all’amicizia. A quel amicizia speciale che lega persone completamente diverse l’una dall’altra, che perdura nel tempo nonostante le avversità. Lo scrittore anche in questo romanzo ci fa sognare e ritornare bambini.
Direi di partire dagli aspetti negativi? Mmh… Ho capito quali potrebbero essere, solo che a me ‘Nella vita dei burattini’ è piaciuto proprio tanto. I dialoghi sono ripetitivi: questo è vero e vi assicuro di poter capire come possa creare un certo fastidio durante la lettura; ma è anche vero che si tratta per il 99% di personaggi non umani, di robot. Perciò, sì: le ripetizioni non mancano; come non mancano le allusioni sessuali e la sessualizzazione di alcune macchine presenti nella storia. E qui devo ammettere di aver avuto dei problemi, non quanto per i contenuti in sé, quanto perché ho faticato a capire come collocare nella vicenda questo tipo di “tema”. E per terzo (e quarto), ma non meno importante, abbiamo il personaggio ACE e il circolo affettivo/amoroso tra umano e macchina che mi ha non poco destabilizzata. Mi sono fatta delle mie teorie, con le quali credo di essere soddisfatta, ma effettivamente mi chiedo se TJ Klune abbia voluto lasciare al lettore una possibilità di lettura molto aperta… o se avrebbe potuto fare alcune cose in modo diverso. Come vi dicevo, a me è piaciuto e ho speso molto tempo a elaborare delle risposte con le quali mi trovo in pace. La premessa principale è che io apprezzo moltissimo lo stile di scrittura dell’autore: semplice, ma non scontato; coinvolgente e, a suo modo, rilassante. Poi trovo irresistibili i personaggi che riesce a creare, che con una semplicità disarmante riescono a rubarti il cuore, a farti ridere e a creare un luogo sicuro nel quale desiderare di tornare, ancora e ancora. E subito dopo arriva la storia, nella quale ho sì trovato diversi riferimenti ad altre opere… come anche un’avventura molto originale che mi ha fatto ringraziare di essere viva, di essere felice e di essere umana.
Un retelling in chiave moderna della famosa storia figlia della penna di Carlo Collodi. In questo caso specifico il burattino è Vic, unico essere umano in un mondo in cui vivono macchine. Quella de 'Nella vita dei burattini' è una storia che fa riflettere su cosa rende umani. La capacità di amare? Il saper perdonare? Saper scegliere? Il sognare? Cosa rende un uomo 'uomo'? I pensiero e le emozioni? Un romanzo da leggere con una storia che attira, che impedisce al lettore di staccarsi dalla lettura, grazie alle immagini rese vivide dalla bravura dello scrittore e ai dialoghi ricchi di accenti e sfumature. Sembra quasi di trovarsi davanti a un 'qualcosa' a metà tra un libro e un film.
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