La casa editrice nasce nel 1945 a Firenze. Le prime pubblicazioni di Electa si avviano sotto l'impulso dello storico dell'arte Bernard Berenson, che ha eletto proprio la città toscana come nuova patria. Il ruolo di Electa è chiaro fin da subito: studiare e divulgare l'arte e i monumenti, tutelarli tramite la conoscenza, la documentazione fotografica e la critica. Si delineano allora linee editoriali che hanno segnato il percorso della critica d'arte lungo i decenni e che sono tuttora ricche e feconde: monografie e studi scientifici sugli artisti e sui periodi e movimenti dell'arte internazionale.
Alla fine degli anni Cinquanta la casa editrice si trasferisce a Milano. Oltre ai grandi progetti di tutela dei Beni culturali, che vedono la schedatura sistematica di alcuni musei e gallerie italiane, si dedica grande attenzione alle scuole regionali, alle arti minori e alla scultura. Si aprono nuovi orizzonti, in particolare con le collane e riviste che faranno di Electa il primo editore d'architettura nel mondo.
Oggi Electa rappresenta la maggiore realtà editoriale italiana del settore, per la ricchezza del suo catalogo e la diversità delle sue collane. Sempre più rilevante è l'attività legata alle mostre, con una struttura organizzativa in grado di gestire grandi eventi espositivi, a dimostrare la presenza costante della casa editrice nel dibattito artistico. La creazione di collane di divulgazione artistica, contraddistinte dalla consueta cura dei contenuti e ricchezza iconografica, ha segnato in anni recenti una svolta importante dell'attività editoriale, che si apre così, grazie anche ai prezzi contenuti, a un nuovo pubblico.
Da qualche anno la casa editrice consolida e proietta nel futuro il suo ruolo di testimone dell'arte nel mondo, aprendosi all'arte contemporanea, ad altre forme di espressione artistica quali la fotografia, l'industrial design e la moda, e all'architettura contemporanea.