Per lungo tempo rimasto nell'oblio, Federigo Tozzi è stato rivalutato solo molti anni dopo la sua scomparsa e oggi è considerato uno dei più importanti narratori italiani del Novecento.
Nacque da una famiglia di contadini, ma rimase orfano di madre all'età di dieci anni; iscritto al ginnasio arcivescovile della città, non sembrò portato per gli studi, tanto che fu ritirato per essere successivamente iscritto all’Istituto di Belle arti. Espulso per cattiva condotta, passò alle scuole tecniche. Pur studiando in modo saltuario e molto disordinato, sviluppò un grande amore per la lettura cominciando a frequentare la biblioteca comunale di Siena, dove formò una cultura influenzata dalla moderna psicologia. Nel 1902, essendo ancora una volta rimandato in alcune materie, abbandonò per sempre gli studi regolari.
Durante la gioventù fu colpito da una malattia agli occhi che lo costrinse a stare al buio per diversi mesi; quando finalmente guarì, non volle subito uscire dalla sua camera e riprendere la vita normale, manifestando un certo turbamento psichico.
Nel 1907 si innamorò di Emma Palagi, la futura moglie che conobbe grazie a un rapporto epistolare.
L'esordio narrativo di Tozzi fu con un'opera in versi, la Città della Vergine.
Dopo un allontanamento dalla sua città, tornò a Siena a causa della morte del padre e da allora iniziò a lavorare sui suoi romanzi più famosi: Con gli occhi chiusi e Il podere.
In quello stesso periodo Tozzi si trasferì a Roma con la moglie e il figlio Glauco, e cominciò a collaborare a diversi giornali e a varie riviste letterarie, mentre l'Italia entrava in guerra. Durante la guerra, iniziò a lavorare presso l'ufficio stampa della Croce Rossa dove rimase per parecchi anni e dove ebbe modo di conoscere l'editore Treves. È questo il periodo in cui riesce ad affermarsi e a entrare in contatto con i maggiori scrittori e intellettuali dell'epoca.
Grazie a Borgese, che giudicò come capolavoro del realismo il suo ultimo libro, Tre croci, Tozzi conobbe la notorietà, che durò poco tempo a causa della sua morte prematura dovuta all'influenza spagnola.