Propr. Thomas C. Mapother IV, attore statunitense. Vive un'adolescenza complessa e difficile dovuta alla complicata situazione familiare, ai continui spostamenti dei genitori, al loro divorzio, e infine alla morte precoce del padre che lo spinge a rinchiudersi per un certo tempo in un monastero francescano. Intorno ai diciotto anni decide di dedicarsi al cinema, ottenendo subito una piccola parte in Amore senza fine (1981) di F. Zeffirelli. Il film è stucchevole, ma il suo sex-appeal non passa inosservato, tanto che subito dopo gli vengono affidati ruoli più importanti in Taps - Squilli di rivolta (1981) di H. Becker e in I ragazzi della 56ª strada (1983) di F.F. Coppola e, infine, quello di protagonista in Legend (1985) di R. Scott. È però con il ridondante Top Gun (1986) di T. Scott che si impone come star nella parte di un pilota di un caccia F.14 Tomcat, naturalmente eroico e invincibile. Si ritrova subito dopo, quasi per contrappasso, a recitare in due opere ben più sfumate e complesse quali Il colore dei soldi (1986) di M. Scorsese, in coppia con P. Newman, e Rain Man - L'uomo della pioggia (1988) di B. Levinson, come partner di D. Hoffman. Le sue capacità d'interprete si consolidano in Nato il 4 di luglio (1989) di O. Stone e toccano livelli di finezza sofisticata in Intervista col vampiro (1994), horror mistico-ieratico diretto da N. Jordan. Non manca di misurarsi con il melodramma (Cuori ribelli, 1992, di R. Howard), con il thriller-fantasy (Mission: Impossible, 1996, di B. De Palma, e Mission: Impossible II, 2000, di J. Woo), né di dare corpo a poco convincenti e banali «cittadini modello» dell'America contemporanea (Jerry Maguire, 1996, di C. Crowe). Chiamato insieme alla moglie N. Kidman da S. Kubrick per Eyes Wide Shut (1999), nello stesso anno si rivela interprete essenziale anche nel complesso ma suggestivo Magnolia di P.T. Anderson. Dopo la separazione dalla moglie, ritrova il successo e offre una straordinaria prova di maturità artistica interpretando il ruolo del poliziotto ricercato per un delitto che non ha ancora commesso in Minority Report (2002) di S. Spielberg tratto da un racconto di P.K. Dick. Anche il killer cinico e spietato di Collateral (2004) di M.?Mann, che gira in taxi nella notte di Los Angeles con una missione di morte da portare a compimento, rientra senza dubbio fra le sue interpretazioni più riuscite ed efficaci. Alterna ruoli più impegnativi, come in Leoni per agnelli (2007) di R. Redford, a interpretazioni di routine, come nello spettacolare Mission: Impossible III (2006) di J.J. Abrams. In La guerra dei mondi (2005) di S. Spielberg è un padre assente che tenta di salvare la propria famiglia da un attacco alieno.