"Nome d'arte di D. Mary Ann von Kapplehoff, attrice statunitense. Bionda, minuta all'apparenza, viso cosparso di efelidi ma simpatico, la «fidanzatina d'America» (come veniva spesso chiamata, nonostante i suoi quattro mariti) inizia a danzare e cantare da ragazzina; a diciassette anni è già sposata (divorzia dopo due anni) e a diciotto madre del suo unico figlio. Nel 1948 viene scritturata dalla Warner e debutta sullo schermo in Amore sotto coperta di M. Curtiz. È l'inizio di una luminosa carriera che la porterà a essere, fra il '60 e il '63, l'artista che fa incassare di più a Hollywood. A parte un paio di incursioni nel genere drammatico (è la protagonista della seconda versione di L'uomo che sapeva troppo, 1956, di A. Hitchcock, in cui canta «Que serà serà» per salvare il figlio), si dedica esclusivamente al musical (maggiore successo: Calamity Jane, 1953, di D. Butler) e soprattutto alla commedia; genere che le regala i maggiori successi e in cui interpreta sempre il ruolo di una giovane donna moderna e attiva, di una bellezza pudica (da casalinga), sempre attenta a proteggere la propria virtù da incorreggibili playboy ora stile «macho» (come J. Garner in Quel certo non so che, 1963, di N. Jewison, o R. Hudson in Il letto racconta, 1959, di M Gordon), ora eleganti, ricchi e beneducati (come D. Niven in Non mangiare le margherite, 1960 di C. Walters, o C. Grant in Il visone sulla pelle, 1962, di D. Mann, forse il suo maggior successo). Dopo la morte del terzo marito (1968), si eclissa dal grande schermo, ma per cinque anni ottiene un grande successo televisivo con un suo show. Si risposa ancora nel 1976, ma dopo il quarto divorzio (1980) vive sola e appartata a Carmel (California), dedicandosi a una lega per la difesa degli animali. "