Propr. William James M., attore statunitense. Interprete dalla straripante personalità, dotato di una comicità caustica e stralunata, conosce la notorietà con lo show televisivo Saturday Night Live. Il suo primo successo cinematografico è la commedia Polpette (1979) diretta da I. Reitman, regista anche di Ghostbusters - Acchiappafantasmi, che nel 1984 consacra il suo talento comico. Numerose altre interpretazioni (soprattutto in commedie) fino al 1993, anno in cui è in Lo sbirro, il boss e la bionda di J. McNaughton e Ricomincio da capo, metafisico gioco narrativo diretto da H. Ramis. In seguito, fra gli altri, recita in Ed Wood (1994) di T. Burton, Sex Crimes (1998) ancora di McNaughton e nel 2000 in Charlie's Angels di J. McGinty. Compiuti i 50 anni, conosce una sorta di seconda giovinezza artistica grazie a una serie di ruoli sempre al contempo minimali, stralunati e surreali: è l'attore decadente che vive in un albergo di Tokyo in Lost in Translation (2004) di S. Coppola, il barbuto esploratore marino, liberamente ispirato alla mitica figura di Jacques Cousteau, in Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) di W. Anderson e soprattutto il maturo e stralunato dongiovanni che si mette alla ricerca delle donne del suo passato per scoprire chi di esse sia la madre di un figlio che fino a poco prima non sospettava neppure di avere in Broken Flowers (2005) di J. Jarmusch. Appare anche in un pregevole cammeo ne Il treno per il Darjeeling (2007) di Anderson.