L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2024
Promo attive (0)
Tutta una vita passata a raccontare per arrivare qui, a questa storia memorabile: ¡viva la vida!
Isola d'Elba, 1544. I corsari turchi, al comando di Khayr al-Din detto Barbarossa, sbarcano nottetempo su una spiaggia accanto a Longone – l'odierna Porto Azzurro – dove Lucero e sua sorella Angiolina si preparano alla pesca dei calamari. Lucero viene ferito, Angiolina rapita. Il mondo si apre, la storia comincia. Lucero, guidato da un indomabile sentimento di vendetta, si trasforma – anche grazie all'incontro con il capitano Rodrigo, compagno e mentore – in un "duellante imbattibile" e in un soldato di ventura. Angiolina entra nel talamo del Signore di Algeri: cambia nome in Aisha, dà un figlio al sovrano della città-stato corsara, e ne diventa la Favorita. Ignari l'uno dell'altra, l'Elbano errante e Aisha, la "puttana cristiana", fanno mulinare spade, macchinazioni, sogni e avventure dentro il teatro del mondo. Per mari e per terre, Lucero si muove come se la sua vita fosse una continua frontiera, come se fosse travolto dalla fantasia di un Ariosto, fra la sua isola e Bologna, Firenze, Siviglia, Napoli, Malta, l'Ungheria, Venezia e, al di là dell'Oceano, la Nueva España, il Messico flagellato dai Conquistadores. Quando si arruola nei Tercios, la fanteria ispanica, incrocia il poco più che ventenne Miguel de Cervantes Saavedra, futuro autore del Don Chisciotte: forti del comune amore per i romanzi cavallereschi, avviano un'amicizia suggellata dalla partecipazione alla "battaglia delle battaglie", a Lepanto. Giunge intanto notizia di Angiolina, viva, ad Algeri. È passata una vita, anzi sono passate molte vite, ma il finale è ancora tutto da scrivere. Pino Cacucci mette in moto una grande macchina narrativa che macina peripezie, storia, poesia, navi, armi, amori, condottieri, concubine, veleni, fedi religiose, battaglie, massacri e sentimenti, dipingendo un complesso affresco del secolo che chiamiamo "Rinascimento". Come non mai si avverte la gioia sensuale del racconto, l'avvicendarsi maestoso di fantasia e realtà, di voci e personaggi. Tutto diventa sfida al tempo e – sintesi dello spirito del romanzo – avventura.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho iniziato la lettura pensando che in sede di recensione avrei dato cinque stelle, affascinato da un’erudizione storica che -mi pareva- aveva permesso all’autore di ricostruire ambienti e atmosfere vecchie di cinque secoli con tanta precisione da renderle attuali. Soprattutto gli scontri tra eserciti in guerra e le battaglie navali erano descritte con una ricchezza di dettagli impressionante, oltre che con una grandiosità degna di un colossal americano. Alla fine però poco c’è mancato che di stelle ne dessi due. Perché L’elbano errante è fondamentalmente un fumettone, dove i colpi di scena sembrano star lì al solo scopo di impressionare il lettore e non hanno alcuna credibilità, con persone scomparse nel corso degli eventi che ricompaiono nelle circostanze più inattendibili e reazioni e dialoghi dei personaggi del tutto innaturali, impregnati (soprattutto nel finale) di toni melodrammatici tali da sfiorare il ridicolo o cadere quanto meno nello stereotipo. Anche la materia complessiva del romanzo sembra esser sfuggita in parte di mano al suo autore, che non è riuscito a limitare al giusto il contenuto storico, utilizzandone solo quanto bastava all’economia della narrazione. Diverse digressioni in tal senso potrebbero essere tagliate senza che l’equilibrio del romanzo ne risenta e anzi a tutto vantaggio della sua intensità. Persino nell’appendice al libro, dove si forniscono notizie sugli eventi storici che fanno da sfondo al racconto, si registra una sovrabbondanza di informazioni che denota una difficoltà dell’autore a mantenere la rotta e ad alleggerirsi della zavorra.
Romanzo storico ambientato nel Rinascimento, ricco di fonti storiche e aneddoti, molto curato e dettagliato. Lo scrittore ci fa vivere la storia in modo leggero, brillante e coinvolgente. Questa è la storia di due fratelli Lucero e Angiolina. Un’incursione turca attacca l’isola d’Elba ed i due fratelli vengono divisi. La giovane viene venduta al mercato di schiavi ad Algeri mentre il giovane, ferito, viene lasciato sull’isola. Dopo il saccheggio dei turchi Lucero decide di vendicare la sua famiglia e di ritrovare sua sorella. Si arruola nell’esercito e la sua predisposizione alle armi gli permette di frequentare le migliori scuole italiane di spadaccino. Grazie alla sua bravura diventerà famoso in tutta Italia e la sua fama lo procederà in ogni battaglia e luogo. Il lettore viene trasportato da un luogo all’altro con maestria facendoci vivere battaglie, avventure emozionanti e incontri particolari. Secondo me “L’elbano errante” è un magnifico romanzo assolutamente meritevole di esser letto. Il testo è lungo, ma… come quando la corrente marina ci prende, non si può fare a meno che seguirla. Cinzia Bandini.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore