Il colore viola

Se mai dovessi credere in un dio, lo farei esattamente con la stessa visione della protagonista di questo libro. Spielberg ne ha tratto un bel film, che però pensa bene di tralasciare (anzi, travisare) proprio la parte più bella del libro, ovvero la riflessione su Dio. Ed è la cosa peggiore che possa fare una trasposizione cinematografica: si può essere non fedeli nella narrazione perché sono due mezzi con due linguaggi differenti, ma non si può ribaltare il significato e il messaggio che l'autore vuol trasmettere. Per cui consiglio assolutamente questa lettura, ancor più a chi ha visto il film e, giustamente, lo ha apprezzato.

Celie è poco più di una ragazzina quando il patrigno abusa di lei. I due bambini nati da questi stupri le vengono poi portati via e lei è costretta a sposarsi con uno sconosciuto per evitare che la sorella viva il suo stesso triste e misero destino. Aggiungiamo anche il fatto che lei è di colore e che vive ai primi anni del '900 nel sud degli Stati Uniti. Insomma, una storia che inizia già dalle prime pagine in maniera davvero drammatica e che non risparmia i lettori nemmeno nei capitoli seguenti. Celie tuttavia non si arrende al suo destino e, nonostante le difficoltà, grazie all'aiuto di Shug, Sofia e della sorella Nettie, trova se stessa ed il suo posto nel mondo, concludendo la sua vita ed il romanzo stesso in serenità e felicità. Una delle più belle letture di questa estate, che consiglio vivamente di prendere in considerazione. Lo stile molto semplice e spigliato di Alice Walker, la crescita dei suoi personaggi, i tremi affrontati (la condizione delle donne di colore, la violenza domestica, la conversione delle tribù africane, l'imposta europeizzazione dell'Africa...) costituiscono ottimi elementi che rendono questo libro uno dei 100 romanzi da leggere almeno una volta nella vita.

Lessi il libro sulla scia del successo della prima edizione e, successivamente, del film (che non ho visto). Mi piacque molto per i temi originali trattati, soprattutto il razzismo che nell'Italia di metà anni '80, non conoscevamo ancora. Un buon libro.