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Ho letto poche volte un libro così bello. Scritto magistralmente, racconta una storia cruda ma capace di strappare, a momenti alterni, lacrime e sorrisi. L'ho divorato in un solo pomeriggio e non posso che conigliarlo a tutti!
Un libro senza infamia e senza lode. La storia è onesta e coinvolgente, specie verso la fine, quando incontriamo la protagonista più grande. La scrittura è essenziale, a volte criptica; mi sono accorta di dover tornare indietro a rileggere ciò che qualche riga più su avevo già dimenticato. Forse mi serviva più concentrazione o forse non è uno di quei libri per cui grido al capolavoro, nonostante i numerosi premi vinti. Scrittura a tratti un poco fredda, l’argomento dell’abbandono penso che potesse essere sviluppato puntando più sui sentimenti che sul mero resoconto. Solo una parte, verso la fine, in cui l’Arminuta viene inchiodata alla verità e anche il lettore riesce a capirne qualcosa di più, mi ha fatto tenerezza. “Nel tempo ho perso anche quell’idea confusa di normalità e oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza. È un vuoto persistente, che conosco ma non supero. Gira la testa a guardarci dentro. Un paesaggio desolato che di notte toglie il sonno e fabbrica incubi nel poco che lascia. La sola madre che non ho mai perduto è quella delle mie paure.” Mi è piaciuto il rapporto con la sorellina Adriana, molto intelligente e matura per la sua età. Le ultime pagine rivelano il profondo legame che le univa, nonostante le iniziali difficoltà nel loro rapporto. Ho appreso che ne hanno tratto il film, e penso che lo metterò in lista. Proverò a leggere anche ‘Borgo Sud’ per completare la storia, e forse potrò ricredermi un po’…
L’identità, le radici, i legami, l’abbandono, gli errori, le domande. E l’amore, direi. Perché l’amore non ha nulla a che fare con le definizioni. È una questione privata imprecisabile. Le pagine di questo libro me lo hanno ricordato a schiaffo. E il perché dobbiamo sperimentarlo in un modo o in un altro esercita su di me un grande fascino... Ma non era di questo che volevo parlare ma di questo libro, che ho letto d’un fiato.
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